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Politica
Considerazioni generali (25/08/2008)
Credo che il comunismo abbia avuto come idea basilare quella di impedire gli scontri e gli inutili spargimenti di sangue (guerre, ecc...) che caratterizzano la distribuzione dei beni da quando l’uomo è giunto al vertice della catena alimentare. L’idea del comunismo consisteva in un inventario completo dei beni ed in una redistribuzione equiparitaria degli stessi. Naturalmente ciò non ha funzionato, in quanto tutti coloro che facevano parte dell’ingranaggio burocratico della redistribuzione perpetua, avendo garantito uno stipendio indipendente dal lavoro svolto, non avevano interesse personale, incentivo che non fosse la minaccia fisica da parte dei servizi di sicurezza. Paradossalmente un sistema concepito come “più giusto” andava avanti solo grazie ad un clima del terrore che ricreava nella pratica (e in scala) i più brutali sistemi feudali di gestione della cosa pubblica.
Il nazionalsocialismo tedesco, da parte sua, aveva (al contrario esatto del comunismo) una concezione ristrettissima dei limiti definitori di specie di appartenenza (di “razza”) ed applicava la nuova autocoscienza darwiniana dell’uomo senza alcuna gradualità. L’unico elemento di gradualità che mi è sembrato ravvisare nello sterminio di 7.000.000 di Ebrei e ROM è che non hanno poi venduto nelle macellerie in Germania la carne umana per poi cibarsene (come si fà con agnelli, buoi, ecc...). D’altronde il “servizio” effettuato su queste persone ha avuto l’effetto che in natura ottiene un organismo che ne mangia un altro. In effetti si mangia per assumere i componenti-base (aminoacidi, proteine, vitamine, ecc...) nonchè l’energia chimica di legame che li tiene assieme in organi e tessuti. Se si considera che nella società moderna l’energia viene immagazzinata e veicolata dalla moneta, mezzo garantito di semi-scambio, appare evidente il parallelo che vede il sistematico spoglio dei beni (fino ai denti d’oro), di energie fisiche (mediante lavoro coercitivo e non retribuito i cui proventi dovevano per statuto sostentare il corpo nazista delle SS) ed infine l’utilizzo a fini produttivi della cenere crematoria (fabbricazione di saponette), del tutto analogo alla digestione della preda da parte di un predatore. L’intenzione di Hitler era insomma quella di considerare (e ridurre in pratica) il resto dell’umanità così come gli uomini considerano e riducono gli animali in genere e gli animali domestici in particolare: cioè come forza lavoro e riserva energetica. Naturalmente di