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La conoscenza può essere inverosimile
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Politica
all’interno il cerchio dei bambini. L’energia fluiva dall’esterno verso l’interno, verso la prole, attraversando prima il padre e poi la madre. Quindi migliaia di anni di selezione hanno trasformato l’uomo (in generale, ci sono sempre le eccezioni) in uno che vuole solo “dare” alla donna e la donna in una che vuole solo “prendere” dall’uomo (per poi dare ai figli, quando questi ci sono). Oltre al grado di protezione maggiore che questo modello garantiva ai figli, che non dovevano prendere direttamente dal padre ma in modo mediato e controllato dalla madre, vi era un’equilibrio delle energie che padre, madre e figli ricevevano. Oggi questo schema è saltato, perchè si sono inventati gli elettrodomestici (lavapiatti e lavatrice) e le donne hanno ricevuto il diritto di lavorare. Questo è un bene nei casi delle vedove e delle divorziate, che hanno la possibilità di mantenersi senza essere obbligate a risposarsi con un “patrigno”. Ma è un male per l’equilibrio delle energie, che vengono accumulate senza controllo dalla donna (che prende sia dall’ambiente direttamente sia dall’uomo) e che si prosciugano nell’uomo che continua a dare alla donna come se continuasse a necessitarlo (questo per istinto). Quindi oggi il modello familiare è come una corona spezzata in due (padre e madre) con il cerchio dei figli in mezzo. Inutile dire che questo nuovo schema ha l’indubbio vantaggio di evitare la figura del padre-padrone che una volta predominava (magari portandolo alla pedofilia verso i propri figli, con moglie consenziente perché sotto il ricatto economico del marito), ma crea il nuovo problema di un maschio dall’influenza troppo bassa rispetto alla donna (che quindi lo spinge di nuovo a buttarsi sui soggetti più deboli come le bambine brasiliane o tailandesi, generando l’infame fenomeno del turismo pedofilo).
Quindi per me l’importanza dell’uomo nella famiglia, determinata da condizioni economiche e legislative, non dovrebbe né essere come una volta con il padre-padrone troppo forte, né come oggi con il padre-chiuaua troppo debole, ma intermedia, in modo tale che il peso di uomo e donna nella famiglia sia uguale. Per questo forse bisognerebbe modificare lo stato di famiglia in modo che la donna non sia tentata da innegabili interessi economici (gli alimenti) a distruggere unilateralmente e senza altra ragione la famiglia (gli alimenti dovrebbero essere bassi o nulli, soprattutto se lei lavora e lui no, e la casa dovrebbe andare a chi l'ha pagata, come in Cina). Parallelamente bisogna difenderla legislativamente da mariti violenti che la mandano all’ospedale (per botte o, come succede in India o Pachistan, per acido in volto) o da padri che la vogliono infibulare.