Pensiero Italiano
E-mail: pensieroitaliano@alice.it
La conoscenza può essere inverosimile
Blog di Pensiero Italiano
Scienza
Kelvin, per cui 0 °K = infiniti °P e, viceversa, 0 °P = infiniti °K. Inoltre si dovrebbe indicare un’unità di gradi Planck in modo tale che 1 °P (un quanto di temperatura) avesse un valore numerico bassissimo ed indicasse l’effettivo quanto di temperatura determinato da calcoli ed esperimenti (magari potrebbe venir fuori una scala logaritmica, rispetto alla scala Kelvin). Analogamente credo che dovrebbe essere considerata unità di base anche la misura degli angoli. Quindi esperimenti ed osservazioni di meccanica quantistica dovrebbero identificare e definire il quanto angolare. Così si avrebbe un’unità fondamentale di Planck relativa alla Temperatura e una relativa agli Angoli in linea con le altre 4 (lunghezza, massa, tempo e carica) e si disporrebbe di tutti i “mattoni” fondamentali con cui è costruito l’Universo.
Teoria unitaria ondulatorio-corpuscolare della luce
(28/01/2009)
In fisica al liceo ci hanno detto che la luce si comporta in alcune occasioni come un’onda (elettromagnetica), in altre come una particella (fotone). A quanto pare questa scissione nella descrizione del fenomeno luce continua ancora adesso. Io vorrei proporre un’idea che coniuga l’aspetto ondulatorio con quello corpuscolare, l’ho chiamata “teoria della fila in tangenziale”. Secondo me il fatto che la luce sia fatta di fotoni non esclude l’aspetto ondulatorio e perciò ricorro ad un esempio. Facciamo che i fotoni (a bassa e alta energia) sono come delle macchine e dei camion in un’ingorgo in tangenziale. Sono in fila, ma la fila non è perfettamente ferma, si muove ad “ondate” (come tutti possono constatare). E qui faccio notare che la velocità di propagazione delle onde di avanzamento ed arresto delle macchine in fila è diversa dalla velocità media di marcia delle macchine. Analogamente il flusso di fotoni in un raggio di luce viene descritto sì dal numero, i tipi e le velocità dei fotoni, ma anche dalle “ondate” di fotoni interni al flusso. Adesso non so se questo dipenda da una velocità variabile dei fotoni (variabile in modo ondulatorio) o da uno sfasamento delle velocità (evidentemente diverse) di fotoni a diversa energia, oppure semplicemente da un flusso a densità fotonica variabile. Visto che dicono che la luce avrebbe una velocità fissa ed immutabile c di 300.000 km/s, probabilmente le onde elettromagnetiche dipendono da una densità di fotoni variabile nel flusso, già generata al momento dell’emissione della luce (dal fuoco, dalla lampadina o dal laser).