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La preghiera come auto-condizionamento (25/08/2008)
Le grandi religioni abramitiche in generale indicano la preghiera come una richiesta d’aiuto a Dio in un momento di difficoltà. Con l’eccezione degli Ebrei, che credo abbiano rinunciato all’idea di essere dei privilegiati in questa vita (vedi Shoah nella II guerra mondiale, ma saranno privilegiati nell’altra, come conferma San Paolo), quasi tutti i Cristiani ed i Musulmani credono che tutto in questa vita è controllato da Dio, attivamente, per cui se chiedi un miracolo Dio ti esaudirà (gli Arabi dicono Inshiallah, se Dio vuole).
Vangelo, Matteo, Capitolo17, Versetto 20
“E Gesù disse loro: Per la vostra incredulità (non fate miracoli n.d.r.); perché io vi dico in verità che, se avete fede quanto un granello di senape, direte a questo monte ‘Spostati da qui a là’, ed esso si sposterà; e niente vi sarà impossibile.”
Se questa è un’interpolazione dei Vangeli fatta successivamente dai Cristiani, lo sanno solo Dio, Gesù e pochi altri. Invece secondo me il valore della preghiera consiste in un’auto-condizionamento volto a rafforzarsi in un proponimento positivo in un momento di debolezza, in cui basta poco per volgersi al male o al bene. L’intervento divino credo che consista nel consigliare le parole esatte da utilizzare nella preghiera (vedi il Padre Nostro dei vangeli o varie sure del Corano come la prima - Al Fatiha, l’Aprente - o l’ultima - An Nas, gli Uomini) al fine di risultare efficaci difese in quest’opera di auto-fortificazione. Un’altra funzione della preghiera è quella di permetterci di trovare un momento di calma dopo gli avvenimenti tumultuosi della vita sociale, permettendoci così di avvicinarci alla nostra coscienza ed ascoltarla. Infine è un momento di comunione con Dio, che come sempre ascolta i tuoi pensieri e le tue parole rivolte a Lui, oltre che registrare i tuoi atti con le altre persone di questo mondo.
La mia concezione di Dio (25/08/2008)
Una volta ero ateo, essenzialmente perché sono nato in una famiglia comunista e in famiglia si considerava la religione “l’oppio dei popoli”. Inoltre pensavo che, anche se c’erano i libri sacri come Vangelo, Antico Testamento e Corano che