Pensiero Italiano
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La conoscenza può essere inverosimile
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Scienza
nel brodo primordiale risultava tossico ad organismi abituati ad ambiente azotato (ricordo che a tutt’oggi l’azoto è il primo composto dell’aria, occupandone il 78% del volume).
Riconsiderando da capo la questione, il punto che mi sono posto ad analizzare è la catena alimentare di questi tre soggetti, per così dire l’ecologia del sistema terrestre primitivo. Finchè nel brodo primordiale c’erano sufficienti molecole organiche (spontanee, secondo Miller, Oparin e Haldane, provenienti da Nibiru secondo Zecharia Sitchin) appetibili per i processi di fermentazione degli organismi eterotrofi anaerobi (inizialmente l’atmosfera era priva di ossigeno), per questi ultimi andava tutto bene. Poi queste molecole iniziarono a farsi più rare, poichè la velocità di crescita della colonia di eterotrofi anaerobi aveva superato la quota di molecole organiche che la quantità data di fulmini, radiazioni, ecc... permetteva di procurare per unità di tempo. A questo punto iniziò la competizione, che venne vinta essenzialmente battendo due strade: primo, mediante il cannibalismo tra eterotrofi anaerobi (ciò che succede ancora oggi in qualsiasi ecosistema, ma tra eterotrofi aerobi pluricellulari, cioè gli animali) e, secondo, mediante lo sviluppo di un sistema di approvvigionamento assolutamente nuovo, cioè la fotosintesi clorofilliana. Le cellule che adottarono il secondo metodo producevano all’interno della membrana citoplasmatica ciò che gli altri (che adottavano il primo metodo) dovevano procurarsi fagocitandolo (ormai le molecole libere erano esaurite e quindi non si poteva altro che fagocitare cellule intere, sia morte che vive).
A questo punto bisogna fare due appunti. Primo, non tutte le cellule che si erano modificate in modo da fagocitare un’intera cellula poi fagocitavano cellule vive, infatti era se non altro più comodo fagocitare i resti di una cellula morta (richiedeva un minor dispendio di energia chimica, volta a vincere le difese della vittima) piuttosto che una viva e così infatti molti facevano (operando così la funzione scientificamente riconosciuta di “organismo spazzino”). Secondo, tra le cellule modificate vi furono anche alcune che operavano la fotosintesi clorofilliana (cellule eterotrofe dotate degli enzimi digestivi relativi alle cellule autotrofe).
Anche dopo che comparvero gli organismi aerobi, la musica non cambiò e gli organismi autotrofi continuarono a subire gli attacchi degli eterotrofi (sia anaerobi che aerobi). Per avere le idee chiare, è la stessa situazione che si verifica quando un animale erbivoro bruca dell’erba.