Pensiero Italiano
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La conoscenza può essere inverosimile
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Scienza
quel paradiso in terra in cui consisteva il modello di non-aggressione degli autotrofi. Quindi, dovendo scegliere tra fagocitarsi fra membri della stessa specie (cioè accade che un organismo eterotrofo anaerobo fagocita un altro organismo eterotrofo anaerobo, oppure che un aerobo fagocita un altro aerobo) o comunque all’interno del genere (cioè accade che un organismo eterotrofo anaerobo fagocita un aerobo e viceversa), è preferibile dedicarsi alla forma di vita più geneticamente distante. Inoltre anche se si protendesse per il cannibalismo, questo non risolverebbe il problema dell’estinzione degli eterotrofi. Quindi in fondo rimane come unica possibilità, non se deve proprio essere varata la prima catena alimentare avente per base gli organismi autotrofi, ma chi tra gli organismi eterotrofi anaerobi oppure aerobi svilupperà prima gli enzimi digestivi relativi alla clorofilla e alle altre molecole vegetali che gli enzimi digestivi relativi alle molecole animali non riescono a spezzare.
I fatti mostrano che furono gli organismi aerobi e non quelli anaerobi a vincere questa sfida, tant’è che noi uomini respiriamo ossigeno e non azoto (che, tra l’altro, è molto più presente nell’atmosfera che non l’ossigeno). C’è da notare che è stata una fortuna per gli autotrofi che sono stati gli aerobi e non gli anaerobi a vincere; infatti se avessero vinto gli anaerobi, avrebbero potuto sicuramente estinguere anche gli autotrofi stessi, oltre agli aerobi (cioè noi). Mentre con la vittoria degli aerobi si è dovuto necessariamente instaurare un equilibrio di tipo simbiotico tra aerobi ed autotrofi (in quanto gli eterotrofi aerobi si cibano degli autotrofi, ma non possono farli estinguere perchè la loro respirazione cellulare richiede l’ossigeno prodotto dagli autotrofi e questa è una lezione ecologica che dovremmo imparare). D’altra parte gli organismi autotrofi non possono nulla per difendersi in modo definitivo, o almeno finora non ci sono ancora riusciti, perchè se lo potessero fare anche gli eterotrofi aerobi come noi sarebbero già estinti da un pezzo.
A questo punto vorrei introdurre un mio sogno personale: che in un futuro prossimo si possa mangiare cibo di sintesi! E sembra che non siamo così lontani dal traguardo: l'Università di Utrecht ha dichiarato nel 2008 che si potrà produrre carne trita artificiale entro sei anni. Di seguito il testo dell’articolo pubblicato su Virgilio il 22/08/2008:
La coltivazione di tessuti viventi in laboratorio, grazie alla riproduzione in vitro delle cellule, è una tecnica conosciuta già dalla fine dell'Ottocento.
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