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La conoscenza può essere inverosimile
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Scienza
Biologia (15/05/2009)
Ora farò un discorso un pò strano, a metà tra la dietologia e la morale. Il primo pensiero va alla considerazione che tutto quello di cui ci cibiamo è morto; e fino a qui nulla di strano. Gli animali in genere sono organismi eterotrofi e come tali devono assumere il carbonio in forma di molecole complesse e gli organismi pluricellulari in particolare possono raggiungere questo obbiettivo solo cibandosi di organismi autotrofi (è il caso degli erbivori) o di altri eterotrofi (carnivori). Il secondo pensiero è rivolto (qui sta il dilemma) alla origine e per così dire alla causa di questa situazione. Nel caso della bistecca, per esempio, è evidente che il capo di bestiame è stato macellato appositamente per la vendita della sua carne e non che si sia aspettata la “morte naturale” per poi congelare la carcassa. Qui si innesta il terzo ed ultimo pensiero, che in realtà è una domanda: è possibile mangiare nulla che non sia stato appositamente privato della vita a tal fine? Una risposta di prima istanza è che la frutta ed i suoi derivati (vino, sidro, limoncello, idromele ecc...) sono ottenuti evitando il decesso dell’organismo da cui sono tratti (la vite, il melo, la pianta di limone, le api del favo di miele ecc...). Poi giungono alla mente le uova, che fisiologicamente corrispondono a delle mestruazioni (uova non fecondate, quindi) della gallina, ed i latticini. Su queste ultime, però, si possono sollevare delle argomentazioni che le rendono non considerabili sotto il profilo “morale”. Se è vero che il cibarsi di uova e latticini non comporta direttamente la morte di nessun essere vivente, è anche vero che uova e latte a loro volta vengono prodotti da organismi che si nutrono cibandosi di esseri viventi (essenzialmente vegetali).
Insomma, considerare distante uccidere i vermi (cibo delle galline) dal cibarsi delle uova prodotte dall’animale che a sua volta si ciba di vermi (la gallina), è come dire che il mandante di un omicidio non è colpevole perchè non è stato lui a schiacciare fisicamente il grilletto dell’arma ma il killer assoldato (mi rendo conto che il “crimine” indicato non è così efferato, ma è solo un esempio)! Lo stesso vale per il latte ed i suoi derivati rispetto all’erba. Nel caso dei vegetali è però doveroso riconoscere che la fisiologia dell’organismo vegetale è molto diversa da quella dell’uomo, per cui se all’uomo viene tagliata la testa, muore, mentre se ad un albero vengono tagliati tutti i rami frondosi, esso non muore e l’anno successivo ri-emette altri rami. Analogamente è possibile che per l’erba e molte altre specie di