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Il mitraismo era un'antica religione ellenistica, basata sul culto di un dio chiamato Meithras che apparentemente deriva dal dio persiano Mitra e da altre divinità dello Zoroastrismo.
L'origine del Mitraismo è da identificarsi nell’area del Mediterraneo orientale intorno al II-I secolo aC. Questa religione venne praticata anche nell’Impero Romano, a partire dal I secolo a.C., per raggiungere il suo apogeo tra il III ed il IV secolo, quando fu molto popolare tra i soldati romani. Il Mitraismo scomparve come pratica religiosa in seguito al decreto di Teodosio del 391, che mise al bando tutti i riti pagani, e apparentemente si estinse poco più tardi. In ogni tempio mitraico, il posto d’onore era occupato da una rappresentazione del dio Mitra, in genere raffigurato nell'atto di uccidere un toro sacro, (tauroctonia): questa scena rappresenta un episodio mitologico, più che un sacrificio animale. Il mito racconta infatti che Mitra affronta un giorno il Sole e lo sconfigge. Il Sole allora stringe un patto di alleanza con il dio che suggella donandogli la corona raggiata. In un'altra sua eroica impresa, Mitra cattura il Toro e lo conduce in una caverna. Ma il Toro fugge e il Sole, memore del patto fatto, se ne accorge e manda al dio un corvo quale suo messaggero con il consiglio di ucciderlo. Grazie all'aiuto di un cane, Mitra raggiunge il Toro, lo afferra per le fronge e gli pianta un coltello nel fianco. Allora dal corpo del toro nascono tutte le piante benefiche per l'uomo e in particolare dal midollo nasce il grano e dal sangue la vite. Ma Ahriman, che nel culto mitriatico viene indicato come il dio del male, invia un serpente e uno scorpione per contrastare questa profusione di vita. Lo scorpione cerca di ferire i testicoli del toro mentre il serpente ne beve il sangue, ma invano. Alla fine il Toro ascende alla Luna dando così origine a tutte le specie animali. Così, Mitra e il Sole suggellano la vittoria con un pasto che rimarrà nel culto sotto il nome di agape. Nella raffigurazione quindi, oltre a Mitra, il Toro, il Sole, e la Luna sono presenti i quattro animali, ovvero il serpente, lo scorpione, il cane e il corvo. Inutile sottolineare il parallelo del mito fondante del Mitraismo con l’eucarestia, il sacrificio dell’agnello di Dio, il sangue di Cristo, il vino e la vite. In altri casi viene rappresentato il dio Mitra nascente da una roccia, generato sulle sponde di un fiume all'ombra di un albero sacro, secondo il mito sulla sua nascita. Nell'iconografia la divinità viene spesso rappresentata insieme a due personaggi, detti i dadofori o portatori di fiaccole: i loro nomi erano Cautes e Cautopates. Il primo dei due porta la fiaccola alzata, l'altro abbassata: rappresentano il ciclo solare, dall'alba
La conoscenza può essere inverosimile
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