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dire). Riferimenti a questo concetto di dualità si ritrovano anche nella filosofia cinese del Taoismo: Ying e Yang.
Inoltre va detto che anche se non sembra che Dio agisca in questa vita se non propagando il messaggio di Paradiso per i buoni e Inferno per i cattivi (o altri tipi di premio e punizione), non è detto che non faccia nulla. Potrebbe essere che quello che fa lo fa così bene che non ce ne accorgiamo neppure e lo diamo per scontato: per esempio il fatto che non ci sia stata un’invasione aliena nonostante la nostra debolezza tecnologica può essere frutto di una sua buona gestione delle varie Federazioni Galattiche e della sua (perché no?) volontà di introdurre una legge di non-intervento nelle civiltà in formazione (quale noi saremmo). In questo modo saremmo protetti dagli altri (civiltà aliene, Pleiadiani, Grigi, Rettiliani, ecc.) ma non da noi stessi. Per questo dovremmo imparare a non opprimerci l’un l’altro e a dividerci il pane in pace.
Dio quindi strutturerebbe l’Universo come una specie di scuola del bene, scuola che porterebbe ad una progressiva coesistenza pacifica delle varie popolazioni dell’universo (si vedano i livelli sovrapposti o dimensioni vibratorie corrispondenti a questa scuola di cui parlano i New Age).
Per quanto riguarda la vita dopo la morte, la visione abramitica (cristiana e islamica) e quella orientale (induista e buddista) potrebbero coesistere: se durante la vita fai errori troppo gravi vai all’Inferno, se fai errori un po’ meno gravi ripeti la vita terrena (ripeti la classe come essere bocciati a scuola) con una legge karmica peggiorata (gli orientali dicono che ti re-incarni peggio), se fai errori ancora più piccoli ripeti la vita terrena con una legge karmica migliorata (gli orientali dicono che ti re-incarni meglio), se passi l’esame vai in Paradiso. Eduardo de Filippo direbbe che gli esami non finiscono mai. Per fare un ultimo parallelo tra cultura occidentale e orientale, si può dire che i karma positivo e negativo e in generale la reincarnazione (induista e buddista) sono concetti molto vicini (pena temporanea, limitata nel tempo) alla tradizione cattolica del Purgatorio.
A giudicare dalle traduzioni di Zecharia Sitchin di antiche tavolette sumeriche che parlerebbero di alieni nostri progenitori (gli Anunnaki in sumero), gli errori si dividerebbero in 2 categorie: quelli evitabili e quelli inevitabili. Se uno commette in vita errori evitabili allora fa qualcosa che lo spinge verso l’Inferno, se fa errori inevitabili allora questi fatti non avranno conseguenze nel giudizio dell’Anima, ma si ripeteranno come in un ciclo (vedi concezione ciclica buddista dell’esistenza e corsi e ricorsi della
La conoscenza può essere inverosimile
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