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La conoscenza può essere inverosimile
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Politica
Jihad e governo mondiale (20/09/2014)
Il Corano contiene vari versetti riguardo alla guerra santa (jihad): 1) un gruppo di versetti aggressivi che servono a spronare e a motivare i soldati degli eserciti musulmani. 2) un gruppo di versetti ambivalenti che servono a distinguere quando essere pacifici e quando difendersi militarmente. 3) un gruppo di versetti pacifici e tolleranti che servono a chiarire che ci può essere pace con quei popoli che non hanno attaccato militarmente la comunità (umma) islamica (esiste la categoria della “tregua” nella dottrina del jihad), soprattutto di alleanza con i paesi cristiani, ebrei e zoroastriani, in quanto “genti del libro”.
Quindi non è vero che il Corano prescrive la guerra sempre e comunque e tengo a sottolineare che la guerra islamica deve seguire il “codice di Omar”, secondo il quale comunque e per riassumere non bisogna tagliare gli alberi, né uccidere vecchi, donne o bambini/e. A maggior ragione la guerra musulmana non deve avere per obbiettivi altri musulmani, fossero anche di un’altra confessione islamica (come gli sciiti per i sunniti o i sunniti per gli sciiti).
Di conseguenza auspicherei che i paesi musulmani (quantomeno quelli a contatto di confine territoriale, dal Marocco al Pakistan) iniziassero il processo di costruzione di una “Unione Musulmana” sul modello della UE con coniazione di una moneta unica. Questo stato federale si occuperebbe anche della difesa dei confini con le realtà confinanti, senza cercare di espandere militarmente il suo territorio. Questo perché da quando il profeta Muhammad (pbsl) è stato autorizzato nel 620 dC da Dio a difendere la gente di Medina dalle requisizioni indebite dei loro beni a Mecca, mediante la guerra santa e gli assalti alle carovane meccane per la Siria, l’espansione islamica è continuata ininterrotta fino alla caduta dell’Impero Ottomano e alla nascita dello stato turco nel 1923. Con la fine del califfato ottomano del 1924 questo periodo “imperiale” islamico è terminato e quindi la comunità (umma) si può occupare della semplice difesa delle frontiere ed alla amministrazione delle terre già acquisite.
In questo senso vorrei rassicurare la comunità islamica riguardo al rapporto con americani, russi e cinesi, in quanto loro amministrano solo politicamente Iraq, Afghanistan e Caucaso e Xinjang (Cina dell’ovest) e non intendono minimamente convertire la popolazione ad una religione diversa dall’Islam e quindi la popolazione li può tollerare.